Home
PNSA, i due documenti sulle azioni prioritarie per la scienza aperta
Formazione dei data steward: l'esperienza del corso all'università di Torino
Etica nella pubblicazione scientifica: Open Access e prevenzione dell'editoria predatoria
Un modello istituzionale per il Data Management Plan: le esperienze di Bologna e Trento
Informazioni aperte sulla ricerca: perché sottoscrivere la Barcelona Declaration
L'Open Science fra hard law e soft law: guida alle normative in tema di scienza aperta
Segnalazioni e notizie
Sono aperte le candidature alla seconda edizione del “Premio Cnr per la Citizen Science: Biblioteca Guglielmo Marconi”, l’iniziativa che mira a valorizzare e supportare le iniziative di public engagement che coinvolgano cittadini e scienziati in attività di ricerca collaborativa. Il...
Passare dall’essere una piattaforma di pubblicazione riservata ai beneficiari di finanziamenti della Commissione europea, a un servizio sostenuto collettivamente da vari enti finanziatori e di ricerca, disponibile a livello europeo per una platea più vasta di ricercatori. Open Research...
In occasione del IX convegno annuale che si terrà a Pisa il 4 e 5 novembre 2024, l’Associazione italiana per la promozione della scienza aperta (AISA) premierà le migliori tesi di dottorato e di specializzazione o di laurea magistrale dedicate alla scienza aperta e presentate negli anni 2022,...
A proposito di...
Lo studio della diffusione di una pericolosa specie marina invasiva (L. sceleratus) nel Mediterraneo è stato condotto riusando dati e modelli di machine learning FAIR, con un approccio Open Science che ha permesso di strutturare un flusso di lavoro in cui ogni passaggio è ripercorribile e riproducibile. I risultati dello studio sono stati inclusi negli avvisi ufficiali della FAO per le nazioni del Mediterraneo
Di fronte al diffondersi di esigenze di apertura e trasparenza emergono nuove formule all'interno dell'editoria scientifica, tra cui processi aperti di peer review e archivi di preprint. Vediamo l'esempio di una rivista not for profit, che ha annunciato di dismettere il meccanismo "accept/reject" nella gestione degli articoli, in favore di revisione paritaria trasparente e uso dei preprint
L’Open Access alle pubblicazioni deve essere immediato (non sono più ammessi periodi di embargo), ma più in generale l’attenzione si rivolge a tutti i risultati e gli elementi della ricerca.
Un repository è una piattaforma digitale con cui è possibile raccogliere, gestire e conservare articoli scientifici, dati, software, note di laboratorio o qualsiasi altro prodotto della ricerca. In sostanza è uno dei principi fondamentali della scienza aperta è tra i principali strumenti dell’open access.
Incentivare i ricercatori a diffondere con gli strumenti dell’Open Science la conoscenza che producono permette di ottimizzare i costi, facilitare il monitoraggio dei fondi e distribuire le risorse con maggiore efficienza. Nonché a migliorare l'impatto che la ricerca ha nella società.
Aderire a un modello di scienza trasparente e collaborativa comporta molte più opportunità per i ricercatori. Perché non è più solo la pubblicazione che conta, ma si valorizzano anche i dati, i software, i protocolli o altri prodotti della ricerca. Aumentando così le possibilità di essere citati e in generale farsi conoscere, fare rete, instaurare collaborazioni ed essere riconosciuti a livello internazionale.
Raccogliere in un unico punto tutta la produzione intellettuale di una istituzione ha molti vantaggi. Innanzi tutto interni - per chi insegna o studia, per esempio - ma anche come vetrina verso l’esterno. Tanto più se l’archivio è open access.
Open Science vuol dire opportunità anche per i cittadini. Opportunità di una scienza fatta meglio, improntata alla trasparenza e alla collaborazione, fatta per la società e con la società. Una scienza di cui è possibile sapere di più e a cui tutti possono contribuire.
Calendari Open-Science.it